L’idea di erigere a Caserta nei pressi del rione Patturelli una Parrocchia in onore di S. Augusto fu del Vescovo mons. Bartolomeo Mangino, che, volendo continuare nella tradizione di culto del primo Santo Vescovo casertano, instaurata nella Diocesi, soprattutto a Maddaloni nella Parrocchia di S. Aniello, dal Vescovo mons. Gennaro Cosenza, intraprese le opportune iniziative. Varie situazioni non permisero neppure una benché minima realizzazione dell’opera, anche perché all’anziano pastore mancavano le necessarie forze fisiche a così ardua impresa, per cui il progetto, pur rimanendo nei desideri di molti e perfino nella topografia civile ed ecclesiastica della città, fu accantonato per tempi migliori. Il momento favorevole avvenne nel 1974, allorché, dopo l’abbandono da parte di alcune famiglie degli alloggi della vecchia e malandata Caserma Andolfato, la cui area era destinata al complesso parrocchiale di S. Augusto, l’Arcivescovo mons. Vito Roberti, tenuto conto delle necessità religiose, morali e sociali degli abitanti della vasta zona interessata e, soprattutto, sorretto dall’impegno passato e non realizzato, prese possesso del suolo, su autorizzazione del demanio civile, celebrando la S. Messa attorniato da un vasto pubblico di fedeli. Era il gennaio 1974. Da allora ogni domenica i fedeli hanno partecipato, sempre all’aperto e nonostante le diverse temperature, al sacrificio della S. Messa . Pertanto, in questo periodo diverse situazioni sono andate maturando grazie anche alla sensibilità popolare che vuole la costruzione del complesso di S. Augusto, in cui figurano il Centro giovanile ed oratoriano parrocchiale (con sale per formazione, giuochi ed attrezzature sportive), servi/i pastorali per adulti, Centro prematrimoniale e catechesi familiare e tutto ciò che serve per vivificare una popolazione in una visione pastorale aperta e dinamica. Ci si chiede: A quando la costruzione? Il cammino burocratico seguito è stato lungo e difficile: D’altronde non sono mancati momenti di apprensione soprattutto a livello politico. La ferma determinazione da parte ecclesiastica è che il complesso parrocchiale non deve soddisfare soltanto la vita religiosa della comunità, ma sviluppare la vita sociale e morale della popolazione: impegno che la Chiesa ha sempre sostenuto e del quale si fa continuamente garante. Nessuna forza o idea può contrastare il diritto di superiorità morale e sociale del messaggio cristiano. Il farlo significherebbe misconoscere una realtà già operante e soprattutto lascerebbe intendere una scarsa sensibilità sociale. Attualmente, onde permettere un più solare cammino di realizzazione, 6 stato formato un Comitato che è già al lavoro per studiare ed attuare quelle iniziative più idonee per un felice proseguimento.
Estensione della Parrocchia
Confine a nord con la Carità di Cristo (i confini sono costituiti dall’ultimo tratto di via Caduti sul Lavoro e via S. Carlo), ad est con Centurano e Falciano (i confini sono costituiti dalla strada provinciale che fiancheggia lo stadio “Pinto” al Macello escluso, a sud da via Unità Italiana fino all’angolo di via Roma, da viale Medaglie d’Oro e dall’ultimo tratto del corso Trieste, ad ovest da via Galilei e via Ferrara. Tutte le strade predette appartengono alla Parrocchia di S. Augusto, tranne via Macello che appartiene alla Parrocchia della Carità di Cristo
Inizia il Cammino di una Comunità
13 gennaio 1974
L’arcivescovo mons. Vito Roberti celebra per la prima volta la S. Messa sul suolo dell’ex caserma “Andolfato”, destinato all’erigenda costruzione delle opere parrocchiali “S. Augusto”.
febbraio 1974 – marzo 1975
Il rev. sac. don Angelo Delli Paoli è incaricato dall’ Arcivescovo per la celebrazione della S. Messa per la comunità della zona, mentre l’organizzazione è affidata al canonico Domenico Toscano.
novembre 1974
Al rev. don Francesco Errico l’Arcivescovo affida l’incarico per la costruzione dell’erigenda parrocchia.
dicembre 1974
In prossimità del Natale viene diffuso un ciclostilato d’indirizzo pastorale ed organizzativo per l’imminente festività.
25 dicembre 1974
Funzione natalizia con l’effigie del S. Bambino e doni alle famiglie.
6 gennaio 1975
Solennità dell’Epifania: S. Messa celebrata dall’Arcivescovo. Nel pomeriggio processione del Bambino con distribuzione dei doni ai bambini del quartiere.
Pasqua 1975
Nel clima dell’Anno Santo e della Pasqua è ordinato sacerdote don Francesco Errico. È a lui che Sua Eccellenza, affida il compito di guidare questa nascente comunità ed è con lui che le famiglie, i giovani ed ora il Comitato si prodigano per la completa realizzazione dell’opera
8 maggio 1975
Supplica alla Regina del Rosario di Pompei e distruzione del Rosario alle famiglie presenti.
giugno 1975
Orario delle Messe: sabato ore 19,00; domenica ore 19,00. 22 giugno 1975 Pellegrinaggio a Roma per l’Anno Santo.
19-31 luglio 1975
Campo estivo Oratorio Giovanile “S. Augusto” in località Laurino (SA). 12 luglio 1975 Insediamento del Comitato organizzativo effettuato dall’arcivesovo Vito Roberti