Liturgia delle Ore di oggi Giovedi 18 Dicembre 2014

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LA LITURGIA DELLE ORE
a cura di www.liturgiadelleore.it

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LITURGIA DELLE ORE DI GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014
GIOVEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA DI AVVENTO
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INVITATORIO
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Signore, apri le mie labbra.

Ant. Il Signore è vicino:
venite, adoriamo.

SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest’oggi» (Eb 3, 13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
  acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
  a lui acclamiamo con canti di gioia. (Ant.)

Poiché grande Dio è il Signore, *
  grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
  sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l’ha fatto, *
  le sue mani hanno plasmato la terra. (Ant.)

Venite, prostràti adoriamo, *
  in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
  il gregge che egli conduce. (Ant.)

Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore, *
  come a Merìba, come nel giorno di Massa
    nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: †
  mi misero alla prova, *
  pur avendo visto le mie opere. (Ant.)

Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †
  e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
  non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
  Non entreranno nel luogo del mio riposo». (Ant.)

Gloria al Padre e al Figlio, *
  e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre*
  nei secoli dei secoli. Amen. (Ant.)

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UFFICIO DELLE LETTURE
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l’Ufficio con l’Invitatorio.

INNO

Adoriamo il mistero
del Cristo redentore,
nato da Maria Vergine.

Nel suo grembo purissimo
egli si è fatto uomo
per divino consiglio.

Maria, piena di grazia,
intatta, sempre vergine,
è il tempio dell’Altissimo.

Come sole che sorge,
come sposo dal talamo,
Dio viene a salvarci.

O luce, che risplende
nella notte del mondo,
vinci le nostre tenebre.

O Gesù, re di gloria,
mediatore per gli uomini,
da’ il perdono e la pace.

A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
ora e sempre nei secoli. Amen.

1 ant. Guarda, Signore, e considera
l’umiliazione del tuo popolo.

SALMO 88, 39-53 Lamento sulla rovina della casa di Davide
Ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo (Lc 1, 69).
IV (39-46)

Ma tu lo hai respinto e ripudiato, *
    ti sei adirato contro il tuo consacrato;
hai rotto l’alleanza con il tuo servo, *
    hai profanato nel fango la sua corona.

Hai abbattuto tutte le sue mura *
    e diroccato le sue fortezze;
tutti i passanti lo hanno depredato, *
    è divenuto lo scherno dei suoi vicini.

Hai fatto trionfare la destra dei suoi rivali, *
    hai fatto gioire tutti i suoi nemici.
Hai smussato il filo della sua spada *
    e non l’hai sostenuto nella battaglia.

Hai posto fine al suo splendore, *
    hai rovesciato a terra il suo trono.
Hai abbreviato i giorni della sua giovinezza *
    e lo hai coperto di vergogna.

1 ant. Guarda, Signore, e considera
l’umiliazione del tuo popolo.

2 ant. Cristo è il germoglio dalla radice di Davide,
la stella luminosa del mattino.

V (47-53)

Fino a quando, Signore,
    continuerai a tenerti nascosto, *
    arderà come fuoco la tua ira?

Ricorda quant’è breve la mia vita. *
    Perché quasi un nulla hai creato ogni uomo?

Quale vivente non vedrà la morte, *
    sfuggirà al potere degli inferi?
Dove sono, Signore, le tue grazie di un tempo, *
    che per la tua fedeltà hai giurato a Davide?

Ricorda, Signore, l’oltraggio dei tuoi servi: *
    porto nel cuore le ingiurie di molti popoli,
con le quali, Signore, i tuoi nemici insultano, *
    insultano i passi del tuo consacrato.

Benedetto il Signore in eterno. *
    Amen, amen.

2 ant. Cristo è il germoglio dalla radice di Davide,
la stella luminosa del mattino.

3 ant. Come l’erba i nostri giorni passano:
tu, Signore, sei per sempre.

SALMO 89 Su di noi sia la bontà del Signore
Davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo (2 Pt 3, 8).

Signore, tu sei stato per noi un rifugio *
    di generazione in generazione.

Prima che nascessero i monti †
    e la terra e il mondo fossero generati, *
    da sempre e per sempre tu sei, Dio.

Tu fai ritornare l’uomo in polvere *
    e dici: «Ritornate, figli dell’uomo».

Ai tuoi occhi, mille anni
        sono come il giorno di ieri che è passato, *
    come un turno di veglia nella notte.

Li annienti: li sommergi nel sonno; *
    sono come l’erba che germoglia al mattino:
al mattino fiorisce, germoglia, *
    alla sera è falciata e dissecca.

Perché siamo distrutti dalla tua ira, *
    siamo atterriti dal tuo furore.
Davanti a te poni le nostre colpe, *
    i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto.

Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira, *
    finiamo i nostri anni come un soffio.

Gli anni della nostra vita sono settanta, *
    ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore; *
    passano presto e noi ci dileguiamo.

Chi conosce l’impeto della tua ira, *
    il tuo sdegno, con il timore a te dovuto?

Insegnaci a contare i nostri giorni *
    e giungeremo alla sapienza del cuore.

Volgiti, Signore; fino a quando? *
    Muoviti a pietà dei tuoi servi.
Saziaci al mattino con la tua grazia: *
    esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.

Rendici la gioia per i giorni di afflizione,*
    per gli anni in cui abbiamo visto la sventura.
Si manifesti ai tuoi servi la tua opera *
    e la tua gloria ai loro figli.

Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: †
    rafforza per noi l’opera delle nostre mani, *
    l’opera delle nostre mani rafforza.

3 ant. Come l’erba i nostri giorni passano:
tu, Signore, sei per sempre.

V. Alzate la testa, e guardate:
R. la vostra liberazione è vicina.

PRIMA LETTURA        

Dal libro del profeta Isaia 46, 1-13

Contro gli idoli di Babilonia

A terra è Bel,
rovesciato è Nebo;
i loro simulacri sono per gli animali e le bestie,
caricati come fardelli,
come peso sfibrante.
Sono rovesciati, sono a terra insieme,
non hanno potuto
salvare chi li portava
ed essi stessi se ne vanno in schiavitù.
Ascoltatemi, casa di Giacobbe
e voi tutti, superstiti della casa di Israele;
voi, portati da me fin dal seno materno,
sorretti fin dalla nascita.
Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso,
io vi porterò fino alla canizie.
Come ho già fatto, così io vi sosterrò,
vi porterò e vi salverò.
A chi mi paragonate e mi assomigliate?
A chi mi confrontate, quasi fossimo simili?
Traggono l’oro dal sacchetto
e pesano l’argento con la bilancia;
pagano un orefice perché faccia un dio,
che poi venerano e adorano.
Lo sollevano sulle spalle e lo portano,
poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo:
non si muove più dal suo posto.
Ognuno lo invoca, ma non risponde;
non libera nessuno dalla sua angoscia.
Ricordatevelo e agite da uomini;
rifletteteci, o prevaricatori.
Ricordatevi i fatti del tempo antico,
perché io sono Dio e non ce n’è altri.
Sono Dio, nulla è uguale a me.
Io dal principio annunzio la fine
e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto;
io che dico: «Il mio piano resta valido,
io compirò ogni mia volontà!».
Io chiamo dall’oriente l’uccello da preda,
da una terra lontana l’uomo dei miei disegni.
Così ho parlato e così avverrà;
l’ho progettato, così farò.
Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio,
che siete lontani dalla giustizia.
Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana;
la mia salvezza non tarderà.
Io dispenserò in Sion la salvezza
a Israele, oggetto della mia gloria.

RESPONSORIO         Is 46, 12. 13

R. Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio, e siete lontani dalla giustizia. * Io dispenserò in Sion la salvezza a Israele, oggetto della mia gloria.
V. Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana, la mia salvezza non tarderà.
R. Io dispenserò in Sion la salvezza a Israele, oggetto della mia gloria.

SECONDA LETTURA        

Dalla «Lettera a Diognèto»

(Cap. 8, 5 – 9, 6; Funk 1, 325-327)
Dio rivelò il suo amore per mezzo del Figlio

    Nessun uomo in verità ha mai visto Dio né lo ha fatto conoscere, ma egli stesso si è rivelato. E si è rivelato nella fede, alla quale soltanto è concesso di vedere Dio. Infatti Dio, Signore e Creatore dell’universo, colui che ha dato origine ad ogni cosa e tutto ha disposto secondo un ordine, non solo ama gli uomini, ma è anche longanime. Ed egli fu sempre così, lo è ancora e lo sarà: amorevole, buono, tollerante, fedele; lui solo è davvero buono. E avendo egli concepito nel cuore un disegno grande e ineffabile, lo comunica al solo suo Figlio.
    Per tutto il tempo dunque in cui conservava e custodiva nel mistero il suo piano sapiente, sembrava che ci trascurasse e non si desse pensiero di noi; ma quando per mezzo del suo Figlio prediletto rivelò e rese noto ciò che era stato preparato dall’inizio, tutto insieme egli ci offrì: godere dei suoi benefici e contemplarli e capirli. Chi di noi si sarebbe aspettati tutti questi favori?
    Dopo aver tutto disposto dentro di sé assieme al Figlio, permise che noi fino al tempo anzidetto rimanessimo in balia d’istinti disordinati e fossimo trascinati fuori della retta via dai piaceri e dalle cupidigie, seguendo il nostro arbitrio. Certamente non si compiaceva dei nostri peccati, ma li sopportava; neppure poteva approvare quel tempo d’iniquità, ma preparava l’era attuale di giustizia, perché, riconoscendoci in quel tempo chiaramente indegni della vita a motivo delle nostre opere, ne diventassimo degni in forza della sua misericordia, e perché, dopo aver mostrato la nostra impossibilità di entrare con le nostre forze nel suo regno, ne diventassimo capaci per la sua potenza.
    Quando poi giunse al colmo la nostra ingiustizia e fu ormai chiaro che le sovrastava, come mercede, solo la punizione e la morte, ed era arrivato il tempo prestabilito da Dio per rivelare il suo amore e la sua potenza (o immensa bontà e amore di Dio!), egli non ci prese in odio, né ci respinse, né si vendicò. Anzi ci sopportò con pazienza. Nella sua misericordia prese sopra di sé i nostri peccati. Diede spontaneamente il suo Figlio come prezzo del nostro riscatto: il santo, per gli empi, l’innocente per i malvagi, il giusto per gli iniqui, l’incorruttibile per i corruttibili, l’immortale per i mortali. Che cosa avrebbe potuto cancellare le nostre colpe, se non la sua giustizia? Come avremmo potuto noi traviati ed empi ritrovare la giustizia se non nel Figlio unico di Dio?
    O dolce scambio, o ineffabile creazione, o imprevedibile ricchezza di benefici: l’ingiustizia di molti veniva perdonata per un solo giusto e la giustizia di uno solo toglieva l’empietà di molti!

RESPONSORIO         Cfr. At 4, 12; Is 9, 6

R. In nessun altro c’è salvezza; * non vi è altro nome sotto il cielo nel quale possiamo essere salvati.
V. Il suo nome è: Consigliere ammirabile, Dio forte, Padre del mondo che viene, Principe della pace;
R. non vi è altro nome sotto il cielo nel quale possiamo essere salvati.

ORAZIONE

    Oppressi a lungo sotto il giogo del peccato, aspettiamo, Padre, la nostra redenzione; la nuova nascita del tuo unico Figlio ci liberi dalla schiavitù antica. Per il nostro Signore.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

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LODI MATTUTINE
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l’Ufficio con l’Invitatorio.

INNO

Le voci dei profeti
annunziano il Signore,
che reca a tutti gli uomini
il dono della pace.

Ecco una luce nuova
s’accende nel mattino,
una voce risuona:
viene il re della gloria.

Nel suo primo avvento,
Cristo venne a salvarci,
a guarir le ferite
del corpo e dello spirito.

Alla fine dei tempi,
tornerà come giudice;
darà il regno promesso
ai suoi servi fedeli.

Or sul nostro cammino
la sua luce risplende:
Gesù, sole di grazia,
ci chiama a vita nuova.

Te, Cristo, noi cerchiamo;
te vogliamo conoscere,
per lodarti in eterno
nella patria beata.

A te lode, Signore,
nato da Maria Vergine,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen

1 ant. A te, Signore, innalzo l’anima mia:
vieni a liberarmi,
Signore, in te mi rifugio.

SALMO 86 Gerusalemme, madre di tutti i popoli
La Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre (Gal 4, 26).

Le sue fondamenta sono sui monti santi; †
    il Signore ama le porte di Sion *
    più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose stupende, *
    città di Dio.

Ricorderò Raab e Babilonia
        fra quelli che mi conoscono; †
    ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: *
    tutti là sono nati.

Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro è nato in essa *
    e l’Altissimo la tiene salda».

Il Signore scriverà nel libro dei popoli: *
    «Là costui è nato».
E danzando canteranno: *
    «Sono in te tutte le mie sorgenti».

1 ant. A te, Signore, innalzo l’anima mia:
vieni a liberarmi,
Signore, in te mi rifugio.

2 ant. Ricompensa, Signore, quelli che sperano in te:
si riconosca la verità dei tuoi profeti.

CANTICO Is 40, 10-17 Il buon pastore: Dio l’Altissimo e il Sapientissimo
Ecco io verrò presto e porterò con me il mio salario (Ap 22, 12).

Ecco, il Signore Dio viene con potenza, *
    con il braccio egli detiene il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio *
    e i suoi trofei lo precedono.

Come un pastore egli fa pascolare il gregge *
    e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto *
    e conduce pian piano le pecore madri.

Chi ha misurato con il cavo della mano
        le acque del mare *
    e ha calcolato l’estensione dei cieli con il palmo?

Chi ha misurato con il moggio
        la polvere della terra, †
    ha pesato con la stadera le montagne *
    e i colli con la bilancia?

Chi ha diretto lo spirito del Signore *
    e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti?

A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse *
    e gli insegnasse il sentiero della giustizia
e lo ammaestrasse nella scienza *
    e gli rivelasse la via della prudenza?

Ecco, le nazioni son come una goccia
        da un secchio, †
    contano come il pulviscolo sulla bilancia; *
    ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere.

Il Libano non basterebbe per accendere il rogo, *
    né le sue bestie per l’olocausto.
Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui, *
    come niente e vanità sono da lui ritenute.

2 ant. Ricompensa, Signore, quelli che sperano in te:
si riconosca la verità dei tuoi profeti.

3 ant. Volgiti un poco, Signore, verso di noi,
vieni dai tuoi servi, non tardare.

SALMO 98 Santo è il Signore Dio nostro
Tu sei sopra i cherubini, tu che hai cambiato la miserabile condizione del mondo quando ti sei fatto come noi (sant’Atanasio).

Il Signore regna, tremino i popoli; *
    siede sui cherubini, si scuota la terra.
Grande è il Signore in Sion, *
    eccelso sopra tutti i popoli.

Lodino il tuo nome grande e terribile, *
    perché è santo.

Re potente che ami la giustizia, †
    tu hai stabilito ciò che è retto, *
    diritto e giustizia tu eserciti in Giacobbe.

Esaltate il Signore nostro Dio, †
    prostratevi allo sgabello dei suoi piedi, *
    perché è santo.

Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti, †
    Samuele tra quanti invocano il suo nome: *
    invocavano il Signore ed egli rispondeva.

Parlava loro da una colonna di nubi: †
    obbedivano ai suoi comandi *
    e alla legge che aveva loro dato.

Signore, Dio nostro, tu li esaudivi, †
    eri per loro un Dio paziente, *
    pur castigando i loro peccati.

Esaltate il Signore nostro Dio, †
    prostratevi davanti al suo monte santo, *
    perché santo è il Signore, nostro Dio.

3 ant. Volgiti un poco, Signore, verso di noi,
vieni dai tuoi servi, non tardare.

LETTURA BREVE         Rm 13, 11-12
    
    È ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

RESPONSORIO BREVE        

R. Gerusalemme, città di Dio, * su di te sorgerà il Signore.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.
V. In te apparirà la sua gloria,
su di te sorgerà il Signore.
     Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.

Ant. al Ben.      Vigilate:
il Signore nostro è vicino.

CANTICO DI ZACCARIA Lc 1, 68-79 Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
  perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
  nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
  per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
  e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
  e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
  di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
  al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
  perché andrai innanzi al Signore
    a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
  nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
  per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
  e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
  sulla via della pace.

Ant. al Ben.      Vigilate:
il Signore nostro è vicino.

INVOCAZIONE

Uniti nella preghiera della fede, invochiamo Cristo, giudice dei vivi e dei morti:
        Vieni, Signore Gesù.

Cristo, che sei venuto a salvare i peccatori,
- difendici dalle insidie del male.

Tu, che alla fine dei tempi manifesterai la tua potenza e gloria,
- mostraci fin d’ora la grazia che ci salva.

La forza dello Spirito Santo ci aiuti a custodire la tua legge,
- nel generoso servizio di Dio e del prossimo.

Aiutaci a vivere con sobrietà e amore in questo mondo,
- in attesa della beata speranza e della rivelazione della tua gloria.

Padre Nostro

ORAZIONE

    Oppressi a lungo sotto il giogo del peccato, aspettiamo, Padre, la nostra redenzione; la nuova nascita del tuo unico Figlio ci liberi dalla schiavitù antica. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.

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ORA MEDIA
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

INNO

Glorioso e potente Signore,
che alterni i ritmi del tempo,
irradi di luce il mattino
e accendi di fuochi il meriggio,

tu placa le tristi contese,
estingui la fiamma dell’ira,
infondi vigore alle membra,
ai cuori concedi la pace.

Sia gloria al Padre e al Figlio,
sia onore allo Spirito Santo,
all’unico e trino Signore
sia lode nei secoli eterni. Amen.

oppure

L’ora sesta c’invita
al servizio divino:
inneggiamo al Signore
con fervore di spirito.

In quest’ora sul Golgota,
vero agnello pasquale,
Cristo paga il riscatto
per la nostra salvezza.

Dinanzi alla sua gloria
anche il sole si oscura:
risplenda la sua grazia
nell’intimo dei cuori.

Sia lode al Padre e al Figlio,
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

1 ant. I profeti l’avevano annunziato:
il Salvatore nascerà dalla Vergine Maria.

SALMO 118, 113-120 XV (Samech)

Detesto gli animi incostanti, *
    io amo la tua legge.
Tu sei mio rifugio e mio scudo, *
    spero nella tua parola.

Allontanatevi da me o malvagi, *
    osserverò i precetti del mio Dio.
Sostienimi secondo la tua parola e avrò la vita, *
    non deludermi nella mia speranza.

Sii tu il mio aiuto e sarò salvo, *
    gioirò sempre nei tuoi precetti.
Tu disprezzi chi abbandona i tuoi decreti, *
    perché la sua astuzia è fallace.

Consideri scorie tutti gli empi della terra, *
    perciò amo i tuoi insegnamenti.
Tu fai fremere di spavento la mia carne, *
    io temo i tuoi giudizi.

1 ant. I profeti l’avevano annunziato:
il Salvatore nascerà dalla Vergine Maria.

2 ant. Ricompensa, Signore, quelli che sperano in te:
si riconosca la verità dei tuoi profeti.

SALMO 78, 1-5. 8-11. 13 Lamento per la distruzione di Gerusalemme
Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace! … Non lasceranno in te pietra sopra pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata (Lc 19, 42. 44).

O Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni, †
    hanno profanato il tuo santo tempio, *
    hanno ridotto in macerie Gerusalemme.

Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
        in pasto agli uccelli del cielo, *
    la carne dei tuoi fedeli agli animali selvaggi.

Hanno versato il loro sangue
        come acqua intorno a Gerusalemme, *
    e nessuno seppelliva.

Siamo divenuti l’obbrobrio dei nostri vicini, *
    scherno e ludibrio di chi ci sta intorno.

Fino a quando, Signore,
        sarai adirato: per sempre? *
    Arderà come fuoco la tua gelosia?

Non imputare a noi le colpe dei nostri padri, †
    presto ci venga incontro la tua misericordia, *
    poiché siamo troppo infelici.

Aiutaci, Dio, nostra salvezza, *
    per la gloria del tuo nome,
salvaci e perdona i nostri peccati *
    per amore del tuo nome.

Perché i popoli dovrebbero dire: *
    «Dov’è il loro Dio?».
Si conosca tra i popoli, sotto i nostri occhi, *
    la vendetta per il sangue dei tuoi servi.

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri; †
    con la potenza della tua mano *
    salva i votati alla morte.

E noi, tuo popolo
        e gregge del tuo pascolo, †
    ti renderemo grazie per sempre; *
    di età in età proclameremo la tua lode.

2 ant. Ricompensa, Signore, quelli che sperano in te:
si riconosca la verità dei tuoi profeti.

3 ant. Volgiti un poco, Signore, verso di noi,
vieni dai tuoi servi, non tardare.

SALMO 79 Visita, o Signore, la tua vigna
Vieni, Signore, Gesù (Ap 22, 20).

Tu, pastore d’Israele, ascolta, *
    tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi *
    davanti a Éfraim, Beniamino e Manasse.

Risveglia la tua potenza *
    e vieni in nostro soccorso.

Rialzaci, Signore, nostro Dio, *
    fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Signore, Dio degli eserciti, †
    fino a quando fremerai di sdegno *
    contro le preghiere del tuo popolo?

Tu ci nutri con pane di lacrime, *
    ci fai bere lacrime in abbondanza.
Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini, *
    e i nostri nemici ridono di noi.

Rialzaci, Dio degli eserciti, *
    fa’ risplendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Hai divelto una vite dall’Egitto, *
    per trapiantarla hai espulso i popoli.
Le hai preparato il terreno, *
    hai affondato le sue radici e ha riempito la terra.

La sua ombra copriva le montagne *
    e i suoi rami i più alti cedri.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare *
    e arrivavano al fiume i suoi germogli.

Perché hai abbattuto la sua cinta *
    e ogni viandante ne fa vendemmia?
La devasta il cinghiale del bosco *
    e se ne pasce l’animale selvatico.

Dio degli eserciti, volgiti, *
    guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna,
proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato, *
    il germoglio che ti sei coltivato.

Quelli che l’arsero col fuoco e la recisero, *
    periranno alla minaccia del tuo volto.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, *
    sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Da te più non ci allontaneremo, *
    ci farai vivere e invocheremo il tuo nome.

Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti, *
    fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

3 ant. Volgiti un poco, Signore, verso di noi,
vieni dai tuoi servi, non tardare.

LETTURA BREVE         1Ts 3,12-13
    
    Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore vicendevole e verso tutti, come è il nostro amore verso di voi, per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.

V. Per la tua benevolenza, Signore, ricordati di noi,
R. vieni a visitarci con la tua salvezza.

ORAZIONE

    Oppressi a lungo sotto il giogo del peccato, aspettiamo, Padre, la nostra redenzione; la nuova nascita del tuo unico Figlio ci liberi dalla schiavitù antica. Per il nostro Signore.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

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VESPRI
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

INNO

Accogli nel tuo grembo,
o Vergine Maria,
il Verbo di Dio Padre.

Su te il divino Spirito
distende la sua ombra,
o Madre del Signore.

Porta santa del tempio,
intatta ed inviolabile,
ti apri al re della gloria.

Predetto dai profeti,
annunziato da un angelo,
nasce Gesù salvatore.

A te, Cristo, sia lode,
al Padre e al Santo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen.

1 ant. A te, Signore, innalzo l’anima mia:
vieni a liberarmi,
Signore, in te mi rifugio.

SALMO 131, 1-10 (I) Le promesse divine fatte a Davide
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre (Lc 1, 32).

Ricordati, Signore, di Davide, *
    di tutte le sue prove,
quando giurò al Signore, *
    al Potente di Giacobbe fece voto:

«Non entrerò sotto il tetto della mia casa, *
    non mi stenderò sul mio giaciglio,
non concederò sonno ai miei occhi *
    né riposo alle mie palpebre,

finché non trovi una sede per il Signore, *
    una dimora per il Potente di Giacobbe».

Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata, *
    l’abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora, *
    prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.

Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, *
    tu e l’arca della tua potenza.
I tuoi sacerdoti si vestano di giustizia, *
    i tuoi fedeli cantino di gioia.

Per amore di Davide tuo servo *
non respingere il volto del tuo consacrato.

1 ant. A te, Signore, innalzo l’anima mia:
vieni a liberarmi,
Signore, in te mi rifugio.

2 ant. Ricompensa, Signore, quelli che sperano in te:
si riconosca la verità dei tuoi profeti.

SALMO 131, 11-18 (II) Elezione di Davide e di Sion
Ora appunto ad Abramo e alla sua discendenza furono fatte le promesse … cioè a Cristo (Gal 3, 16).

Il Signore ha giurato a Davide †
    e non ritratterà la sua parola: *
    «Il frutto delle tue viscere
    io metterò sul tuo trono!

Se i tuoi figli custodiranno la mia alleanza †
    e i precetti che insegnerò ad essi, *
    anche i loro figli per sempre
        sederanno sul tuo trono».

Il Signore ha scelto Sion, *
    l’ha voluta per sua dimora:
«Questo è il mio riposo per sempre; *
    qui abiterò, perché l’ho desiderato.

Benedirò tutti i suoi raccolti, *
    sazierò di pane i suoi poveri.
Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, *
    esulteranno di gioia i suoi fedeli.

Là farò germogliare la potenza di Davide, *
    preparerò una lampada al mio consacrato.
Coprirò di vergogna i suoi nemici, *
    ma su di lui splenderà la corona».

2 ant. Ricompensa, Signore, quelli che sperano in te:
si riconosca la verità dei tuoi profeti.

3 ant. Volgiti un poco, Signore, verso di noi,
vieni dai tuoi servi, non tardare.

CANTICO Cfr. Ap 11, 17-18; 12, 10b-12a Il giudizio di Dio

Noi ti rendiamo grazie,
        Signore Dio onnipotente, *
    che sei e che eri,

perché hai messo mano
        alla tua grande potenza, *
    e hai instaurato il tuo regno.

Le genti fremettero, †
    ma è giunta l’ora della tua ira, *
    il tempo di giudicare i morti,

di dare la ricompensa ai tuoi servi, †
    ai profeti e ai santi *
    e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi,

Ora si è compiuta la salvezza,
        la forza e il regno del nostro Dio *
    e la potenza del suo Cristo,

poiché è stato precipitato l’Accusatore; †
    colui che accusava i nostri fratelli, *
    davanti al nostro Dio giorno e notte.

Essi lo hanno vinto per il sangue dell’Agnello †
    e la testimonianza del loro martirio; *
    perché hanno disprezzato la vita fino a morire.

Esultate, dunque, o cieli, *
    rallegratevi e gioite
        voi che abitate in essi.

3 ant. Volgiti un poco, Signore, verso di noi,
vieni dai tuoi servi, non tardare.

LETTURA BREVE         Fil 4, 4-5
    
    Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino!

RESPONSORIO BREVE        

R. Mostraci Signore, * la tua misericordia.
Mostraci Signore, la tua misericordia.
V. E donaci la tua salvezza,
la tua misericordia.
     Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Mostraci Signore, la tua misericordia.

Ant. al Magn.      O Signore, guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto,
e sul monte Sinai gli hai dato la legge:
vieni a liberarci con braccio potente.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1, 46-55 Esultanza dell’anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *
  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
  D’ora in poi tutte le generazioni
    mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
  e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
  si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
  ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
  ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
  ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Ant. al Magn.      O Signore, guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto,
e sul monte Sinai gli hai dato la legge:
vieni a liberarci con braccio potente.

INTERCESSIONE

Uniamoci alla santa Chiesa, che attende con fede il Cristo suo sposo e acclamiamo:
        Vieni, Signore Gesù.

Verbo eterno, che nell’incarnazione hai rivelato al mondo la tua gloria,
- trasformaci con la tua vita divina.

Ti sei rivestito della nostra debolezza,
- infondi in noi la forza del tuo amore.

Tu, che sei venuto povero e umile per redimerci dal peccato,
- accoglici nell’assemblea dei giusti, quando verrai nella gloria.

Tu, che governi con sapienza e amore le tue creature,
- fa’ che tutti gli uomini promuovano il progresso nella libertà e nella pace.

Tu, che siedi alla destra del Padre,
- allieta con la visione del tuo volto quelli che solo alla fine conobbero l’amore e la speranza.

Padre Nostro

ORAZIONE

    Oppressi a lungo sotto il giogo del peccato, aspettiamo, Padre, la nostra redenzione; la nuova nascita del tuo unico Figlio ci liberi dalla schiavitù antica. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.

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COMPIETA
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

Esame di coscienza

Confesso a Dio onnipotente.

INNO

Al termine del giorno,
o sommo Creatore,
veglia sul nostro riposo
con amore di Padre.

Dona salute al corpo
e fervore allo spirito,
la tua luce rischiari
le ombre della notte.

Nel sonno delle membra
resti fedele il cuore,
e al ritorno dell’alba
intoni la tua lode.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

oppure

Gesù, luce da luce,
sole senza tramonto,
tu rischiari le tenebre
nella notte del mondo.

In te, santo Signore,
noi cerchiamo il riposo
dall’umana fatica,
al termine del giorno.

Se i nostri occhi si chiudono,
veglia in te il nostro cuore;
la tua mano protegga
coloro che in te sperano.

Difendi, o Salvatore,
dalle insidie del male
i figli che hai redenti
col tuo sangue prezioso.

A te sia gloria, o Cristo,
nato da Maria vergine,
al Padre e allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1 ant. Nelle tue mani è la mia vita, o Dio:
anche il mio corpo riposa al sicuro.

nel tempo di Pasqua

Alleluia, alleluia, alleluia.

SALMO 15 Il Signore è mia eredità
Dio ha risuscitato Gesù, sciogliendolo dalle angosce della morte (At 2,24).

Proteggimi, o Dio: *
    in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *
    senza di te non ho alcun bene».

Per i santi, che sono sulla terra,
    uomini nobili, *
    è tutto il mio amore.

Si affrettino altri a costruire idoli: †
    io non spanderò le loro libazioni di sangue *
    né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *
    nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *
    la mia eredità è magnifica.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *
    anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *
    sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore, †
    esulta la mia anima; *
    anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *
    né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita, †
    gioia piena nella tua presenza, *
    dolcezza senza fine alla tua destra.

1 ant. Nelle tue mani è la mia vita, o Dio:
anche il mio corpo riposa al sicuro.

nel tempo di Pasqua

Alleluia, alleluia, alleluia.

LETTURA BREVE         1Ts 5,23

    Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione; e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

RESPONSORIO BREVE        

R. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
V. Dio di verità, tu mi hai redento:
nelle tue mani affido il mio spirito.
     Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

Ant.      Nella veglia salvaci Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.

CANTICO DI SIMEONE Lc 2, 29-32 Cristo, luce delle genti e gloria di Israele

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
  vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza *
  preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
  e gloria del tuo popolo Israele.

Ant.      Nella veglia salvaci Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.

ORAZIONE

    Signore Dio nostro, donaci un sonno tranquillo, perché ristorati dalle fatiche del giorno, ci dedichiamo corpo e anima al tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.

Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo.
R. Amen.

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NOTE:
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Redazione LaChiesa.it
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